L'idea e l'ambientazione sono molto originali, tra il nonsense ed il dark humor; anche la longevità è buona ed apprezzo lo sforzo per costruire enigmi articolati e complessi nello stile delle vecchie avventure grafiche.
Il problema è che mancano una buona storia e/o dei protagonisti carismatici a tenere insieme il tutto e quindi molti puzzle mancano di logica e l'esperienza risulta dispersiva e a tratti frustrante.
Si finisce in mezz'ora ma è molto poetico ed immersivo, un post-apocalittico dove per una volta trionfa la speranza.
Certo è troppo beve per lasciare il segno, ma giocarlo è stata un'esperienza piacevolisima.
Avventura molto breve e molto particolare, che si svolge in una sorta di moderno medioevo. Ho apprezzato il cinismo e lo humor nero che permeano la storia, non mi è piaciuto invece il fatto che per via dei tempi ristretti saremo obbligati a giocare molte partite prima capire cosa fare e in quale ordine, rendendo tutto un po' troppo meccanico e ripetitivo.
Le avventure investigative sono le mie preferite, poi qui c'è Sherlock Holmes in persona quindi il top. Ben strutturata anche la storia, con tante false piste e tranelli. Peccato che di enigmi veri e propri non ce ne siano: bisogna solo "annusare" (letteralmente) quasi ogni singola parola che compare sullo schermo, col rischio che possa sfuggircene una importantissima impedendoci di risolvere il mistero (così è capitato a me purtroppo).
Mah. Tutto molto simbolico e di grande atmosfera, ma manca completamente la parte degli enigmi e anche l'interattività è ridotta al minimo, si possono modificare solo sfumature. Comunque in mezz'ora si finisce, quindi poco male.
Non mi ha convinto granché, per via dell'esiguo numero di enigmi e della mancanza di trama. Il sistema degli incantesimi è molto originale, questo sì, però viene presto a noia e diventa ripetitivo. Un paio d'ore che non lasceranno traccia.
Non male, intrigante l'idea di catapultarci direttamente in un mondo onirico e surreale senza spiegazioni di sorta, lasciando che la storia ci si sveli pian piano durante l'esplorazione.
Realistica ma un po' tediosa la trovata di dover rimettere ogni cosa a posto prima di andarsene: riuscire a ricordarsi tutto è più impegnativo degli enigmi veri e propri, che in fondo sono pochi (anche se costruiti in modo logico).
Bel mix tra gioco di ruolo e avventura testuale, dall'ambientazione originale e perfettamente nelle mie corde: una Londra vittoriana sotterranea, in cui i cancelli dell'inferno si sono aperti e diavoli e mostri sono la nuova normalità.
Non so perché mi sia venuto presto a noia, forse non era il periodo giusto, ma resta un gioco interessante a cui ogni tanto penso di tornare.
Una delle avventure testuali più conosciute ed apprezzate anche fuori dal giro degli appassionati, e non fatico a capire perchè.
E' difficile ma molto immersiva, piena di personaggi e di situazioni, sembrava davvero di vivere i giorni della fiera. La libertà di esplorazione si coniuga con enigmi intelligenti e stimolanti.
Se le altre avventure testuali sono anche lontanamente di questo livello, voglio scoprirne altre.