recensione di Marco Falcinelli 
 
Nell'ultima avventura di Marco Vallarino si viene proiettati nei panni  
di un vampiro impalettato decapitato ed immancabilmente resuscitato  
(non si riesce proprio a farli fuori). Un po' come in zombie, si  
interpreta quindi un eroe non proprio buono, anzi piuttosto malvagio.  
Premesso che non amo l'horror e nemmeno le storie di vampiri,  
nonostante siano di gran moda ultimamente, il gioco si presenta bene  
ed è divertente.  
 
 
Una pagina a tema (nera naturalmente) un facile download per chi sa  
già cosa è una z-machine e per chi invece preferisce un  
bell'installer, rendono facile iniziare.  
 
 
Personalmente ho giocato questa avventura su iPhone, scaricando lo z5  
e caricandolo sul mio dropbox (dal momento che il gioco non è (ancora)  
disponibile sull'ifdb. Il gioco non presenta alcun problema di  
compatibilità con iFrotz. La mappa è lineare il che non rende  
necessario prendere appunti ( giocando con gli smartphones è  
importante).  
 
 
Il menu di aiuto è ben fatto e abbastanza completo, con anche dei  
contenuti speciali.  
 
 
I testi sono ben scritti, la lettura è scorrevole, mai noiosa, e cosa  
più apprezzabile l'autore non infarcisce i testi di eccessivi  
aggettivi, ma con equilibrio lascia che siano le locazioni e la  
fantasia del giocatore a dare il giusto tono al gioco. Un paio di  
locazioni presentano delle descrizioni un po' troppo lunghe che sullo  
smartphone necessitano di essere scorse su più pagine (cosa  
antipatica). Gli enigmi sono ben congeniati, e con un paio di  
accorgimenti che ho segnalato altrove sotto spoiler quasi perfetti.  
 
 
L'esperienza di gioco è in generale piacevole, ma breve, troppo breve.  
Non in modo oggettivo, il gioco già assicura un buon paio d'ore (se  
affrontato senza suggerimenti) di intrattenimento, ma per come si  
presenta e come evolve si ha la sensazione di essere solo all'inizio,  
un buon inizio ma senza svilupppo. Il gioco infatti termina con il  
primo capitolo preannunciandone un secondo, il che in generale lascia  
l'amaro in bocca dal momento che la storia si spegne quando stava  
appena per sbocciare. Anzi diciamo che in questo primo capitolo  
apprendiamo il retroscena del personaggio principale e del mondo in  
cui vive, superiamo alcuni ostacoli e ci viene presentato uno scopo  
ultimo ed uno secondario da raggiungere, che però rimangono solo  
accennati, l'avventura vera e propria non inizia, dal momento che a  
parte riacquistare la libertà si ha la netta impressione che il nostro  
vampirotto deve ancora cominciare a lavorare seriamente.  
 
 
Non se se la scelta di rilasciare i capitoli separatamente sia  
ponderata o frutto magari di un desiderio di finalizzare almeno una  
parte del lavoro portato avanti. L'augurio è quello di non fare la  
fine di pecos town.  
 
 
Aspettiamo il seconto/terzo/quarto capitolo perchè le premesse del  
primo sono più che buone.